Miniascensori

I miniascensori si distinguono dagli ascensori tradizionali per le dimensioni ridotte e per la minore velocità di corsa (fino a 0,15 metri al secondo). Si tratta cioè di impianti adatti ad edifici di pochi piani con un ridotto traffico di utenti nell’arco della giornata.

Per l’installazione è sufficiente uno spazio delle dimensioni di circa 70/80 centimetri all’interno di caseggiati di 3/4 piani. Non è consigliabile scegliere un miniascensore nel caso di alberghi, uffici, centri commerciali, istituti di bellezza o centri congressi dove l’afflusso quotidiano di persone è piuttosto elevato.

Dimensioni ridotte e velocità inferiore determinano anche costi di acquisto e di installazione inferiori. Scegliere cioè un miniascensore può essere conveniente anche dal punto di vista economico.

Per saperne di più basta approfondire gli aspetti riguardanti la normativa, le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche e gli obblighi di manutenzione.

Normativa miniascensori

La normativa che regolamenta le caratteristiche dei miniascensori è la Direttiva Macchine 2006/42/CE, che ha risolto il problema del limite di corsa. Un decreto ministeriale del 1989 stabiliva che i miniascensori dovessero avere un limite di corsa pari a 4 metri. Oggi, questa limitazione è stata superata e ci sono impianti che arrivano anche a 12 metri e oltre.

Si tratta comunque di impianti utili per il superamento di dislivelli non particolarmente elevati, dato anche il funzionamento con normale corrente domestica pari a 230V monofase.

Il consumo medio di un miniascensore corrisponde cioè a quello di un normale elettrodomestico. Di recente, inoltre, le cabine sono state munite di tutti gli accorgimenti per ridurre ulteriormente i consumi. Basti pensare che l’illuminazione interna è realizzata, in genere, con lampade a Led a ridotto consumo e con durata standard di 12 volte superiore a quella delle tradizionali lampade alogene.

La legge favorisce l’installazione di questi miniascensori soprattutto per i disabili. In questi casi sono disponibili anche le relative agevolazioni fiscali. Le detrazioni possono prevedere sgravi corrispondenti al 19% o al 50% del prezzo finale dell’impianto. Per ottenere le agevolazioni bisogna seguire una precisa prassi burocratica e allegare alla documentazione il certificato del medico che attesti la disabilità dell’utente del miniascensore.

La legge impone che i miniascensori siano dotati anche tutti gli accorgimenti di sicurezza necessari a preservare gli utenti da rischi e incidenti. In caso di interruzione improvvisa della corrente elettrica, il miniascensore torna automaticamente al piano. All’interno della cabina, inoltre, è in funzione un combinatore telefonico che permette di contattare una serie di numeri predefiniti inseriti dal proprietario dell’impianto.

Installazione miniascensori

Non esistono vincoli per l’installazione dei miniascensori, che si possono montare con tranquillità in edifici sia di vecchia che di nuova costruzione. È sufficiente depositare il progetto o la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il comune oppure presso l’Ufficio Regionale di Tutela del Territorio (URTT). Per l’impianto vero e proprio non servono autorizzazioni, basta effettuare la comunicazione per l’ottenimento del numero di matricola e del nulla osta per la messa in esercizio.

Non essendo necessari grossi lavori strutturali e non necessitando di potenziamenti impiantistici, i lavori di installazione sono solitamente abbastanza rapidi. I tecnici infatti non devono provvedere a nessuna modifica dell’impianto elettrico già esistente.

Miniascensori in muratura o con incastellatura metallica

A seconda dello spazio disponibile e delle richieste specifiche degli utilizzatori, i miniascensori possono essere sia interni che esterni.

I miniascensori esterni con incastellatura metallica possono essere dotati anche di pareti in vetro e trasformati in impianti panoramici.

Il montaggio può avvenire sia in muratura che con incastellatura metallica. Nel primo caso si effettuano delle opere murarie in mattoni, in cemento armato, in vetrocemento oppure in gasbeton (calcestruzzo areato autoclavato). L’installazione in muratura consente di mimetizzare meglio il miniascensore, lasciando in vista solo alcune componenti. Solitamente, si lasciano visibili solo le porte. La versione in muratura però produce un ingombro maggiore rispetto alla semplice incastellatura metallica.

Manutenzione miniascensori

Dimensioni ridotte, traffico meno intenso e velocità di corsa inferiore rispetto a quella di un ascensore non si traducono in un numero meno frequente di interventi manutentivi obbligatori.

I miniascensori vanno comunque sottoposti a due interventi di manutenzione all’anno, eseguiti da tecnici abilitati.

La legge prevede, inoltre, che ogni 24 mesi il miniascensore venga sottoposto ad una verifica da parte dell’ASL territorialmente competente, dell’ARPA oppure di un organismo notificato. Tale verifica viene eseguita in presenza di un manutentore e prevede un costo da saldare direttamente al verificatore in loco. In genere, non si tratta di costi elevati.

Miniascensori prezzi

I costi medi di un miniascensore sono inferiori rispetto a quelli di un ascensore. I prezzi variano molto in base anche al numero di piani. Un miniascensore destinato, per esempio, a coprire un dislivello di cinque piani ha un costo che si aggira sui 20 mila euro.

Un altro fattore che può influenzare il prezzo di un miniascenrore è il montaggio. Un impianto con incastellatura metallica in acciaio e pareti in cristallo può avere dei prezzi superiori. I prezzi lievitano ancora di più mano a mano che si aggiungono rifiniture particolari o si richiedono personalizzazioni specifiche.

Il vantaggio, però, è nelle spese di esercizio che sono inferiori rispetto a quelle di un ascensore. Sia la manutenzione che i consumi veri e propri di un miniascensore risultano cioè più contenuti. La potenza massima assorbita da un impianto della portata compresa tra 250 e 400 chilogrammi corrisponde a circa 1,5 KW monofase. Si tratta di un consumo pari alla metà della potenza garantita dal contatore di una casa.

Preventivo miniascensori

Non si può acquistare un miniascensore senza farsi rilasciare un preventivo. Prima ancora è bene verificare se la ditta a cui ci si rivolge sia solo distributrice o anche produttrice della cabina e di tutti i suoi componenti. Le ditte realizzatrici tendono a risultare più affidabili e più rapide rispetto ad una impresa che svolge solo il ruolo di fornitore.

Il preventivo contiene in genere tutte le voci di costo, inclusa l’installazione in sede e il programma di manutenzione. In caso di montaggio per disabili è consentita l’IVA agevolata al 4%, che le imprese segnalano già in sede di preventivo.